Nell’era dei Big Data l’abbondanza di informazioni può rappresentare un vantaggio competitivo, ma bisogna saperle gestire! Spesso accade che chi è più abile a selezionare i dati chiave abbia una marcia in più per riuscire a comprendere meglio il proprio target, attuare una comunicazione personalizzata e coinvolgere maggiormente il consumatore con una strategia mirata. È inevitabile porsi alcune domande:
Quanto valgono i Big Data e la Data Economy per le imprese Italiane?
La capacità delle aziende in un’economia reale di gestire una mole sempre più crescente di informazioni digitali viene definita dal Parlamento Europeo come Data Economy e non ci si stupisce come solo in Italia nel 2019 il loro mercato sia salito del 26%, raggiungendo un valore di circa 1,39 miliardi di euro (dati tratti dall’ Osservatorio Big Data Analytics e Business Intelligence del Politecnico di Milano).
Secondo quanto attesta un’indagine dell’università IULM di Milano, inoltre, questo trend crescente non è rimasto inosservato dagli imprenditori del territorio, che, nel 96% dei casi hanno affermato di credere nei Big Data come un’opportunità da sviluppare nel più prossimo futuro. Da ciò è chiaro che il loro valore sia destinato a crescere ulteriormente.
Quali sono i vantaggi per le aziende?
Chi in passato ha saputo cogliere le potenzialità dei Dati facendo investimenti sulla loro raccolta, analisi ed interpretazione, oggi ne raccoglie tutti i frutti. È evidente quindi come il dato rappresenti una risorsa fondamentale per ogni azienda e di come la data economy possa assicurare interessanti ritorni, dato che si tratta di un’economia di scala e di scopo.
I dati raccolti dall’Osservatorio del Politecnico di Milano evidenziano come le suddette imprese nel tempo abbiano raggiunto un miglior engagement con i clienti nel 100% dei casi, grazie al miglior delineamento dei caratteri chiave dei target. Questo ha innescato un circolo virtuoso che ha portato ad un aumento delle vendite, ad una sempre più precisa identificazione di nuovi prodotti/servizi e a un’ottimizzazione dell’offerta con una riduzione dei costi, che si è tradotto presto in un aumento del margine (67%).
Il circolo virtuoso dei big data ha portato alcuni vantaggi concreti alle aziende, come:
- + Efficienza e – rischi operativi: si parla della riduzione del rischio nelle analisi aziendali dal punto di vista finanziario, oppure in ambiti dove si deve gestire e ridurre il rischio degli asset management, la gestione del personale o della supply chain. L’analisi dei dati e del relativo tracciamento dei risultati serve per avviare un ciclo virtuoso.
- + Sicurezza e performance applicative: l’analisi dei Big Data sul corretto funzionamento dell’IT possono anticipare problemi nella fruizione dei servizi e nei tempi di risposta ad eventuali problemi di customer care.
- + Conoscenza e servizio ai clienti: i dati servono per costruire progetti di marketing e di vendite solidi, oltre a dare la migliore digital experience possibile ai clienti.
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